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Progetto Andare Oltre - APSP

C:\Users\Antonella\Pictures\foto fino 1 dicembre 2019\IMG_20191128_121228.jpgL’azione che vede gli studenti dell’Istituto trascorrere qualche ora insieme agli anziani ospiti della APSP di Rovereto, Borgo Sacco e Mori, ha preso inizio con il mese di novembre. Le uscite fino ad oggi fatte sono state: due presso l’APSP Massimiliano Kolbe di Borgo Sacco (14/11/19; 12/12/19), una presso l’APSP Vannetti di Rovereto (28/11/19) e tre presso l’APSP Cesare Benedetti di Mori (18/11/19; 9/12/19; 16/12/19). Le giornate impegnate per tale attività sono il lunedì e il giovedì e vedono coinvolti due insegnanti e un numero di studenti che varia a seconda della casa di riposo e dell’occasione (per esempio il pranzo per le festività natalizie). Gli studenti che hanno aderito su base volontaria al progetto sono 125. In totale a queste sei uscite hanno preso parte una cinquantina di alunni. 

Le prossime uscite previste sono 7: tre presso l’APSP Massimiliano Kolbe di Borgo Sacco (febbraio, marzo, aprile), due presso l’APSP Vannetti di Rovereto (febbraio e marzo) e due presso l’APSP Cesare Benedetti di Mori (febbraio e aprile). Fino ad ora l’esperienza fatta è risultata molto positiva, costruttiva e assai stimolante. Gli alunni vivono queste ore a servizio di persone, molto spesso non autosufficienti e malate, con grande voglia di fare e soprattutto con grande empatia. Si impegnano moltissimo nel servizio, cercando di dare il meglio di quello che hanno imparato a scuola e interagiscono (chi più, chi meno) con gli ospiti delle case di riposo. Chi partecipa a questa esperienza vorrebbe poterlo fare più di una volta ma, dato l’alto numero di studenti che hanno chiesto di partecipare al progetto e viste le uscite di quest’anno (in totale 13) la cosa purtroppo non sarà possibile per tutti.

Intercultura

 

- Colloqui di conoscenza rivolti ai ragazzi stranieri

- Pdp (percorsi didattici personalizzati) per gli studenti neoarrivati e per coloro che, pur di remota integrazione, abbiano necessità di migliorare la loro conoscenza dell’italiano scritto e orale

- Laboratorio di italiano L2 in rete con altri istituti di istruzione secondaria di secondo grado (Marie Curie di Levico Terme e Pergine, Opera Armida Barelli di Levico Terme, Enaip di Borgo Valsugana, Degasperi di Borgo Valsugana)
Obiettivi: sostenere l’acquisizione della lingua italiana da parte degli studenti di madrelingua straniera; far comprendere il linguaggio specifico delle singole discipline; favorire la personalizzazione dei percorsi didattici attraverso lezioni di lingua dello studio, al fine di arrivare al raggiungimento di obiettivi essenziali per le varie discipline.

Periodo: da ottobre a maggio

 

Progetto educativo


Il progetto educativo nasce per rispondere al bisogno di accompagnare nella crescita i nostri studenti durante un passaggio importante della vita.
La scuola non è solo luogo dell’apprendere discipline o competenze ma è anche luogo privilegiato di accompagnamento competente alla crescita durante un passaggio decisivo.
Molto spesso e per molti dei nostri studenti questo momento di trasformazione del loro corpo, del cambiamento delle relazioni affettive e sociali fuori dalla famiglia, di esplorazione delle possibilità, dei rischi ecc, comporta delle difficoltà più o meno palesi.
Le occasioni formative sono, pertanto, attivate entro una prospettiva metodologica e si misurano con i tanti fatti connotativi della quotidiana azione a scuola: l’accoglienza, la costruzione di una relazione di alleanza con le famiglie, la cura delle potenzialità e delle difficoltà dei singoli ragazzi nei processi di crescita, in particolare nel introiettare regole, nella identificazione, nella differenziazione, il confronto con le sofferenze e il disagio, la manutenzione dei riti in ingresso
ed uscita, le prove e la valutazione, l’offerta di occasioni per sperimentarsi, la premialità e la sanzione, la riparazione, l’organizzazione del lavoro atto a favorire apprendimento e dunque la diversità di contesti entro i quali si apprende, la dimensione plurale dell’apprendere stesso nonché la differenza di metodi, modi, stili di insegnamento, ecc.
Uno staff di insegnanti ed educatori si dedicano in modo attento a seguire tutte queste situazioni avvalendosi di alcuni dispositivi pedagogici che l’esperienza ci ha insegnato essere utili:

1- Accoglienza e orientamento sia prima che subito dopo l’iscrizione che durante l’intero percorso:
tutte le famiglie e i ragazzi iscritti al primo anno verranno chiamati a colloqui iniziali per individuare inclinazioni, difficoltà, esperienze, ecc. e per stabilire un contatto positivo scuola- famiglia; durante questo incontro viene stipulato un patto educativo nel quale sono resi espliciti i diritti e i doveri, le aspettative reciproche, la disponibilità dell’Istituto a fornire consiglio e aiuto, il regolamento, i criteri di valutazione dei comportamenti e dell’apprendimento e le modalità delle verifiche e delle eventuali sanzioni.

Durante i primi giorni di scuola lo staff educativo organizza delle attività di accoglienza e di orientamento per creare quel clima di lavoro /studio di armonia e necessario all’apprendimento.

2-Tutoraggio abbiamo pensato di affiancare ad ogni allievo/a delle classi prime un docente che, in aggiunta alle sue funzioni, sia figura di riferimento a scuola al fine di favorire il successo formativo di ogni ragazzo/a. Il tutor di un alunno/a è, dunque, un docente della classe che ha il compito di presidiare in modo particolare alla crescita educativa e formativa. Riteniamo, infatti, che solo all’interno di una relazione ricca e coinvolgente è possibile un apprendimento efficace.
Il tutor incontrerà l’alunno due volte nell’arco dell’anno scolastico per poter sostenere il successo formativo dell’allievo/a.
Il nome del docente tutor sarà comunicato all’allievo/a dal coordinatore di classe.


3- Sono attivate procedure di presidio del limite che dall’esperienza maturata si sono rivelate talvolta misure più efficaci di quelle tradizionali (se l’allievo prende note sul registro il consiglio di classe può decidere con la dirigenza di....) in termini educativi: proporre dei rientri scolastici nei pomeriggi liberi dove si svolgono attività riparative, per breve tempo, e si avvia una riflessione sui comportamenti.

4- Vengono attuate forme di percorsi individualizzati per quei ragazzi che proprio non riescono a stare negli assetti di apprendimento, neanche con l’ausilio costante dello staff
educativo, attivando, ad hoc, le indispensabili sinergie con le altre istituzioni e risorse del territorio, con gli specialisti di settore, con i responsabili dei percorsi di alternanza scuola-lavoro, con l’apprendistato, scuola-non scuola.

5- Cooperativa scolastica: dopo tre anni di stop da Covid proveremo a ripartire con la fondazione della Cooperativa scolastica, nata 12 anni fa,e portata avanti per 9 anni, la
cooperativa scolastica Rainbow, con cui gli alunni hanno imparato competenze cooperative e imprenditoriali.


IL PATTO EDUCATIVO


- L’istituto di Formazione professionale Alberghiero, sede di Levico Terme, è una comunità educante all’interno della quale ogni persona è titolare di diritti e di doveri.
- Il rispetto delle regole fondamentali e del patto educativo tutelano i diritti di tutti i componenti della comunità scolastica; la violazione di questi comporta una conseguente e
giusta sanzione.
- Tutti gli allievi hanno il diritto di imparare nel rispetto del proprio personale ritmo e percorso di crescita.
- L’attività educativa della scuola ha lo scopo di preparare gli allievi all’inserimento nella società.
- All’interno dell’Istituto non potrà esserci discriminazione di sesso, cultura di origine, religione, opinione. Ogni membro dell’Istituto ha il diritto di esprimere la personale opinione in rapporto all’età e nel rispetto dei differenti ruoli.
- All’interno dell’Istituto non vengono tollerate minacce, gravi offese, prevaricazioni, atti di bullismo, cyber-bullismo.
- L’istituto è una risorsa della collettività intera e come tale va rispettato nei suoi beni. In caso di danneggiamenti il danno dovrà essere risarcito.
- L’alunno è tenuto a mantenere la divisa in ordine e curare la propria igiene personale, evitando un abbigliamento poco serio ed esibizionistico (canottiera, pantaloni non
lunghi/strappati e infradito). In tutta l’area dell’Istituto è severamente vietato avere piercing, anelli, accessori vistosi, unghie colorate e capelli in disordine, come previsto da normativaigienico-sanitaria.
- L’allievo che all’interno dell’istituto attuerà comportamenti non corretti, atti, parole tali da mancare di rispetto e/o arrecare turbativa all’apprendimento proprio e altrui potrà essere allontanato in modo temporaneo o definitivo dalle aule scolastiche nonché dall’Istituto.

- In questi casi l’Istituto cercherà di attuare strategie che consentano all’allievo di riflettere sul suo comportamento. A questo proposito l’istituto ha attuato un PIANO EDUCATIVO, finalizzato a creare procedure che siano in grado di mettere a fuoco le problematiche dei ragazzi che non riescono a contenersi; in modo da aiutare gli allievi a ricostruire la propria autostima ed a trovare strategie che consentano di comportarsi in modo costruttivo.

Alcuni dei provvedimenti previsti dal Piano educativo sono:
RIENTRI GIORNALIERI O POMERIDIANI: A seguito o durante periodi di sospensione o preventivamente per alunni che abbiano già più volte manifestato disagi o sforamento di limiti e regole si prevede un incontro con lo staff educativo (anche nel pomeriggio libero dalle lezioni) per una riflessione sull’accaduto e per svolgere attività di tipo laboratoriale all’interno o all’esterno dell’Istituto (ad esempio pulizie, giardinaggio, ripristino danni arrecati....)
ALLONTANAMENTO MOMENTANEO: in allontanamento dalla classe per disturbo della lezione/classe l’alunno incontrerà lo staff educativo per riflettere sull’accaduto o per svolgere attività indicate dal docente con possibile successivo rientro in classe;
ALLONTANAMENTO: di 1 o più giorni se l’allievo viene trovato ad utilizzare il cellulare in classe in base alla gravità della situazione, e ritiro del cellulare che sarà riconsegnato solo ai genitori.
ALLONTANAMENTO DEFINITIVO: crezione di percorsi alternativi formazione-lavoro o allontanamento definitivo.

Altri provvedimenti del Piano educativo sono:
SPAZIO ASCOLTO: affiancamento psicologico,incontri preventivamente autorizzati dalla famiglia per accompagnare l’alunno che presenta situazioni di disagio durante l’anno scolastico o per un breve periodo, svolgendo anche attività di ri-orientamento professionale se necessario.
ACCOGLIENZA per gli allievi delle classi prime :
-colloquio iniziale
-giornate accoglienza primi giorni di scuola.
TUTORAGGIO: ogni allievo delle classi prime sarà affiancato da un docente che, in aggiunta alle sue funzioni, sarà figura di riferimento a scuola al fine di favorire il successo e la crescita educativa e formativa.
PREMIALITÀ : dispositivi che mirano a premiare coloro che con impegno e rispetto hanno raggiunto buoni risultati.
La famiglia si impegna a prendere visione del regolamento di Istituto, visionare puntualmente il registro elettronico giustificando tempestivamente assenze e ritardi, partecipare agli incontri che si concorderanno durante l’anno con il docente capoclasse, partecipare alle udienze individuali o generali ed inoltre si impegna a collaborare con la scuola per l’educazione del figlio condividendo il Progetto Educativo.

Casa circondariale

Dal 2012 esiste un protocollo d’intesa tra la Provincia Autonoma di Trento, la Casa Circondariale di Trento, gli istituti scolastici e gli altri enti presenti sul territorio con l’obiettivo di crescita personale e di reinserimento lavorativo e sociale della persona detenuta.
Con la deliberazione n. 60 del 26 gennaio 2018 lo schema di protocollo d’intesa è stato rinnovato per dare nuovo impulso alle attività educative e formative svolte nel carcere.
Con delibera 1238 del 13 luglio 2018 è stata approvata l’offerta formativa del secondo ciclo rivolta ai detenuti della Casa circondariale di Trento - anno 2018/2019. L’offerta formativa proposta, prosegue, con alcune modifiche, per l'a.s. 2019/2020 e tiene conto della specificità della Casa Circondariale di Trento caratterizzata dalla presenza anche di detenuti “protetti” tutti con pene detentive generalmente inferiori ai tre anni e quindi:
- l’attivazione di percorsi sostenibili e coerenti con il tempo di permanenza dei detenuti;
- l’attivazione di percorsi spendibili e/o eventualmente completabili fuori dal carcere.

Il nostro istituto è coinvolto in un percorso per un primo periodo articolato in due annualità misto tra Liceo Economico Sociale e percorso professionale alberghiero, con la possibilità di “qualifica” per il percorso professionale a conclusione del 2° anno;

Sono previsti anche interventi di formazione professionale rivolti alle detenute della Casa Circondariale di Trento per un totale di 80 ore di corso nel campo della panificazione e della pasticceria.

ORGANIZZAZIONE PERCORSO

Nell'articolazione mista del primo periodo si prevede un monte ore di 20 unità di lezione comuni per classe, al percorso liceale e professionale, collocate al mattino che prevedono discipline comuni. E' poi prevista una sottoarticolazione delle classi, nelle ore pomeridiane, per la partecipazione alle attività pratiche in cucina e alla materia specifica “scienze e igiene” per i gruppi della scuola professionale.

20 unità di lezione per le materie comuni + 6 unità settimanali di cucina + 2 unità settimanali di scienze e igiene e con le discipline specifiche che hanno il seguente monte ore annuo: 

- Gastronomia e arte bianca: 460 ore;
- Scienze e igiene: 120 ore;
- Stage (secondo periodo): 120 ore.

Per ulteriori approfondimenti vedi portale della scuola in Trentino www.vivoscuola.it

 

Gestione Ordini

Sistema di Gestione Ordini per cucina e sala per i docenti pratici.

Gestione Missioni

Sistema per la gestione delle missioni personale Docente/ATA.

Registro Elettronico

Accedi al registro elettronico dell'Istituto della Provincia di Trento.